Nell’ultimo decennio, grazie al grandissimo uso di motori di ricerca, quali il famosissimo Google, numerose informazioni di qualsiasi argomento, sono ormai alla portata di tutti. Ma per quanto sia bello il poter accedere ad un sapere, che in passato era riservato ai più, questa “libertà di ricerca” si è ritorta contro, soprattutto per coloro che quando navigano in internet, lo fanno senza criterio o misura. Così ci sono tante persone che fanno da maestre, avendo letto qui e là notizie spesso discutibili, ma si tratta di conoscenze superficiali, anche ricavate male. Per me che sono infermiera per esempio, è fondamentale che un articolo di carattere scientifico abbia delle fonti attendibili dalla quale ricava le teorie che sta esponendo, altrimenti chiunque può dire quello che vuole e farlo passare per veritiero. La ragione di una premessa così insolitamente lunga, è per spiegare come sia stata attratta dal titolo del libro di cui parlo in questo articolo, ovvero Contro Natura, scritto dal chimico Dario Bressanini e dalla biotecnologa Beatrice Mautino.

A causa della propagazione incontrollata di numerose notizie vere e false, da diversi ambiti si sentono le famose urla dei complottisti. Ma quanto c’è di vero e fondato nelle loro proteste? In Contro Natura, più che di sfatare miti, si cerca di indagare a fondo sulle perplessità più diffuse in ambito agroalimentare. L’analisi, scritta con toni ironici e per nulla pesanti, mantenendo comunque un linguaggio scientifico, si addentra nelle origini delle polemiche, partendo dalla famosa intolleranza al glutine, finendo al mondo degli OGM, passando per la storia del frumento radioattivo, del riso e persino delle mele. Anche se in alcuni punti l’ho trovato ridondante e, a parer mio, fin troppo prolisso, soprattutto nella parte centrale, lo considero comunque un libro che vale la pena leggere, anche per fare chiarezza su argomenti trattati con fin troppa superficialità dal marketing. Non ci crederete, ma ho scoperto così tante cose nuove su ciò che mangiamo, che dall’inizio alla fine della lettura mi sono evidenziata le parti più importanti, talvolta prendendo anche appunti! Direi un 4 su 5 meritatissimo.
Siccome non si tratta di un romanzo, non ha senso trattarlo come se avesse un finale a sorpresa, perciò senza svelare troppo, specifico meglio i pro e i contro. All’inizio gli autori traggono spunto da programmi televisivi che hanno segnato il punto di inizio delle polemiche in materia. Per ogni questione partono dagli esordi, una cosa apprezzabile dato il lavoro che sicuramente c’è stato dietro per raccogliere tutto il materiale, articoli spesso riportati nelle fonti, cosa che molte volte non compare in altri testi dello stesso genere. Le parti che si addentrano troppo nella chimica o biotecnologia vengono spiegate con esempi pratici e semplici, quindi è impossibile non capire. La nota dolente è che secondo me i discorsi ad un certo punto si perdono un po’ nei dettagli e, per quanto possa essere interessante sapere com’è nato il riso e come si è diffuso, alla fine il succo del discorso era riassumibile in poche pagine. Apprezzatissimo il finale provocatorio sul biologico, purtroppo trattato veramente poco rispetto al resto. Tuttavia, rimane una domanda alla quale non ho trovato risposta: ma siamo sicuri che la mutagenesi indotta nel frumento attraverso cobalto radioattivo sia innocua per noi?
Grazie per aver letto l’articolo, vi auguro una buona lettura del libro! 🙂
“La scelta legislativa di definire una classe di organismi in base al modo in cui sono stati ottenuti e non in base alle loro caratteristiche, che alla fine sono le uniche cose che ci interessano quando li dobbiamo coltivare e mangiare, è a nostro parere la radice di tutti i mali, perché ha dato luogo a una legislazione irrazionale e a tratti perversa che considera e regolamenta prodotti con caratteristiche simili in modo diverso.” Contro Natura, Bressanini Dario e Mautino Beatrice