Una stanza piena di gente – D. Keyes

Il best seller di questo mese è sicuramente diventato famoso dopo l’uscita del film Split di M. Night Shyamalan che, vi dico subito, della storia vera alla quale si ispira, ha ben poco. Io l’ho scoperto leggendo i commenti sotto ad un articolo che riportava il caso di cronaca di cui parla, si intitola Una Stanza Piena di Gente ed è stato scritto da Daniel Keyes.

Il libro parla di uno dei casi di cronaca più sconvolgenti d’America che, il 27 ottobre del 1977, vede coinvolto un giovane di nome William Stanley Milligan, accusato di aver rapito, violentato e rapinato tre studentesse universitarie. Il ragazzo ha già diversi precedenti penali e ogni prova riporta a lui, ma da delle perizie psichiatriche richieste dalla difesa, emerge che soffre di una gravissima forma di disturbo dissociativo dell’identità. Man mano che proseguono le indagini, difatti, emerge che nella mente di Billy vivono ben 10 personalità distinte, ognuna con un proprio carattere, atteggiamento e persino accento diverso. Per la prima volta nella storia giudiziaria americana, viene emessa una sentenza di non colpevolezza per infermità mentale. Tuttavia, durante il ricovero in un istituto specializzato, a poco a poco affiorano altre 14 identità autonome, fra le quali spicca “il Maestro”, la sintesi della vita e dei ricordi di tutti i 23 alter ego. E’ grazie alla collaborazione di quest’ultimo che lo scrittore è stato in grado di scrivere il libro partendo dalla sua infanzia, fino alle motivazioni che l’hanno spinto a commettere i delitti per i quali è stato accusato.

Per quanto il libro sia molto lungo, vi assicuro che si legge quasi in un fiato, non solo per questa vicenda che ha dell’incredibile, ma anche per lo stile di scrittura slanciato di Keyes. Conoscendo la storia di Billy si apprende quali siano state le esperienze e i traumi che l’hanno portato a tale disturbo ed è pazzesco pensare che ognuna di quelle personalità sviluppate fosse autonoma. Ognuna aveva un nome, un’età e persino un’etnia diversa. Billy aveva costruito ciascuno estremizzando una parte di se stesso e senza rendersene conto, tant’è che lui stesso ne diventa vittima. Per me il libro vale 5 su 5 e consiglio la lettura soprattutto a coloro che sono appassionati di psichiatria e/o hanno letto manuali come L’uomo che Scambiò Sua Moglie per un Cappello, perché per quanto non adotti lo stile imparziale e rigorosamente medico di Sacks con descrizione dei casi e relativa spiegazione scientifica, ci si addentra in maniera approfondita nella descrizione di tale disturbo, oltre che le sue conseguenze sulla vita di chi ne soffre.

ATTENZIONE SPOILER IN QUESTO PARAGRAFO!! Nell’introduzione ho detto che il film Split non c’entra niente, ma è comunque liberamente ispirato a questa storia, anche se ne hanno preso spunto per costruire un horror che, personalmente, non ci tengo a vedere. Quello che aspettavo, invece, era il film che raccontava la vera storia di Billy Milligan con Leonardo di Caprio, ma ancora non mi sembra di aver visto niente del genere. In ogni caso è stata una storia toccante e alla fine si arriva a provare compassione per questa persona, scoprendo le sofferenze inaudite che ha dovuto passare fin da bambino, un susseguirsi di traumi che l’hanno spinto a rifugiarsi dietro a personalità inesistenti. La cosa gli riusciva talmente bene che alla fine ne è rimasto soffocato, tentando in più occasioni il suicidio. Per poter sopravvivere avevano persino adottato delle regole e ognuna poteva a turno manifestarsi per poter lavorare o svolgere i propri compiti. A causa di questo problema Billy ha passato gran parte della vita da solo e incompreso; il percorso per uscirne è stato duro e difficile ed è ben descritto da Keyes. Poiché quello di Milligan è stato il più celebre caso di disturbo dissociativo al mondo, su internet ci sono numerosi siti che raccolgono dati e informazioni aggiuntive sulla sua storia. Ci sono persino le immagini di alcuni suoi quadri, fra i quali uno che ritrae le rappresentazioni delle sue principali personalità. Nel link seguente potrete persino trovare un’analisi del caso dal punto di vista psicologico: https://psiche.cmsantagostino.it/2018/03/02/disturbi-dissociativo-identita-billy-milligan/

Vi ringrazio per aver prestato attenzione all’articolo; vi auguro una buona lettura del libro:)

“Di nuovo sbatté le palpebre con lo sguardo vuoto. Poi li aprì, si appoggiò allo schienale, si guardò in giro con un’espressione arrogante e congiunse la punta delle dita. Quando parlò, l’accento era quello dell’alta società britannica.” Una Stanza Piena di Gente, D. Keyes

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