E’ da circa un mese che non pubblico un articolo e devo dire che un po’ mi dispiace. A causa di diversi impegni, ho dovuto sacrificare un po’ del tempo dedicato alle mie passioni, come la lettura. Ultimamente mi sono interessata a un volume che tenevo in libreria da un bel po’, una lettura che definisco “attenta”, perché non tratta di un romanzo, ma contiene argomenti di carattere scientifico.

Il libro si intitola “Vaccini Sì o No?“, scritto da Stefano Montanari e Antonietta M. Gatti, rispettivamente laureato in Farmacia e ricercatrice, nonché marito e moglie che collaborano insieme ormai dal 1979. Prima di tutto, perché proprio questo libro? Da quando hanno inserito nelle scuole l’obbligo di vaccinarsi per poterle frequentare si è alzato un polverone che ha spaccato la popolazione a metà: chi accoglie con piacere questa presa di posizione da parte dello Stato e chi grida al complotto, accusando Big Pharma di voler guadagnare sulla salute dei cittadini. In tutto questo, quello che cerco io, come in quasi tutti gli argomenti che fanno largamente discutere, è di analizzare dati e opinioni da entrambe le parti, con relative fonti, per poterne trarre delle conclusioni. Ebbene, quando ho trovato questo libricino ho pensato “Beh, un’analisi al microscopio non può non essere super partes! I dati parlano chiaro!”. Mmmh….diciamo ni.
Ho apprezzato la volontà degli autori di fare qualcosa di innovativo, ovvero prendere 28 vaccini fra quelli messi in commercio, analizzarli al microscopio elettronico e rilevare la presenza di eventuali particelle estranee non specificate nei bugiardini. SPOILER: tutti i vaccini esaminati, esclusi quelli dei gatti, contengono tracce di metalli quali ferro, alluminio, nichel, ecc…nonché altre sostanze, la cui presenza è altrettanto inspiegabile, come zolfo, cloro, calcio…
Tutto il manoscritto è scritto in maniera semplice, scorrevole e per certi versi, si possono ricavare ed estrapolare delle teorie interessanti. Per esempio, gli autori fanno notare, riprendendo dalle banche dati immagini statistiche a prova di quanto affermano, che in molti casi la diminuzione della mortalità infantile era iniziata già prima dell’introduzione di alcuni vaccini su larga scala, come quello per la pertosse e il tetano. Quindi si pongono la domanda: la scomparsa della malattia è avvenuta grazie al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie oppure per la presenza del vaccino? Senza contare che attraverso le loro ricerche cercano, in qualche modo, di spostare l’attenzione sulla Nanopatologia, ovvero la scienza che studia le malattie indotte dalle microparticelle di una sostanza che, visto quanto riportato dai risultati sull’osservazione al microscopio dei 28 vaccini, risulta quantomeno degna di essere presa in considerazione.
Tuttavia, nel complesso sono rimasta comunque delusa per diverse ragioni. Prima di tutto, con grande dispiacere, ho trovato una presa di posizione netta, invece che una sorta di neutralità decantata fin dal titolo stesso, fra l’altro portata avanti attraverso credenze che, a mio avviso, mi sembrano un po’ luoghi comuni. Si dice, per esempio, che le persone si recano in Pronto Soccorso accettando qualunque diagnosi gli venga rifilata dal medico senza porsi delle domande. A dirla tutta, mai come ora il parere del medico è forse l’unico fra i professionisti che più viene messo in discussione, soprattutto fra persone che pensano di avere lo stesso livello di cultura dopo aver letto qualche articolo su internet, fra l’altro prendendo fonti di dubbia provenienza. Gli autori accusano anche di disonestà il sistema che sottende la somministrazione dei vaccini: non viene detto al paziente che immunizza solo per alcuni ceppi e nemmeno al 100%, oltre al fatto che la protezione, ammesso che ci sia, sarebbe solo temporanea. Le persone non possono fare domande, altrimenti vengono aggredite. Non so chi abbiano conosciuto lor signori, probabilmente medici che di per sé erano persone poco educate, ma vi posso garantire che persino nei corsi di aggiornamento per infermieri viene ribadito quanto il dialogo con il paziente, ricco di spiegazioni e sempre disponibile per chiarire eventuali dubbi, sia fondamentale. Inoltre, i bugiardini di tutti i vaccini, nonché l’intero elenco di quelli in commercio, possono essere visionati su internet attraverso il portale del Sistema Sanitario Nazionale. Non ho trovato traccia di dati positivi riguardo l’introduzione di vaccini, ma solamente critiche e perplessità. Anzi, esistono studi che affermano la loro utilità, ma è tutto vanificato dal capitolo finale che sostiene, citando diversi scienziati, che almeno la metà di quanto pubblicato nelle banche dati, siano studi con risultati falsificati ad hoc.
Quindi, ricapitolando: la Medicina non è una scienza; da scienziati è importante mantenersi rigorosamente neutrali, analizzando solo i dati sperimentali, ma gli unici considerati validi sono quelli di Montanari e Gatti e tutti quelli a sostegno dei no-vax, perché per gli altri ci lasciamo il beneficio del dubbio (ricordiamoci dei risultati falsificati apposta dalle grandi imprese farmaceutiche); la specializzazione, nonché l’approfondita preparazione dei medici contemporanei rispetto a quella di almeno 40 anni fa, risulta deleteria ai fini dell’elaborazione di una diagnosi; l’autismo può essere diagnosticato da chiunque; è inutile somministrare vaccini a bambini del Terzo Mondo immunodepressi a causa della malnutrizione (ma non sarebbe peggio per loro il dover affrontare la malattia stessa?); non sappiamo se la presenza di queste nanoparticelle dentro ai vaccini possano causare dei danni agli organi, però vogliamo comunque mettere la pulce nell’orecchio; le nostri fonti risalgono a studi anche di 30 anni fa…ecc..
Mi sarebbe piaciuto un maggior approfondimento sui campioni raccolti: provenienza, numero di lotto, maggior spiegazione dei risultati. Cosa provoca sicuramente la presenza di queste particelle nel nostro organismo? Inoltre, trovare anche qualcosa di positivo scaturito dalla presenza dei vaccini, avrebbe reso davvero neutrale la loro posizione permettendo al lettore di analizzare davvero pro e contro della questione. Valutazione? 2.5/5.
Vi ringrazio per la lettura dell’articolo, vi auguro una buona lettura del libro, che comunque consiglio per quanto ho trovato di interessante… 🙂
“E’ un dato di fatto che l’introduzione di un determinato vaccino possa coincidere con l’aumento di casi di altre malattie o anche della malattia stessa.” Vaccini Sì o No, S. Montanari e A. M. Gatti