Quest’oggi, come moltissimi sanno, si celebra la memoria dei milioni di ebrei che furono sterminati nei campi di concentramento. Una pagina estremamente triste della storia umana, che ci ricorda quanto possa essere spietato e crudele l’essere umano, cosa sia disposto a fare pur di mantenere il proprio potere e controllo.
Il 27 gennaio del 1945 l’Armata Rossa (russa) giunge al Campo di Aushwitz, liberando i superstiti e scoprendo uno scenario raccapricciante di ciò che realmente accadeva al suo interno.
Molte sono le testimonianze che ci sono pervenute, alcune delle quali particolarmente famose e ancora oggi studiate a scuola, come Se questo è un uomo di Primo Levi, oppure Il Diario di Anna Frank.
Purtroppo, non tutti hanno avuto la possibilità di parlarne, perché da quei terribili campi non sono mai usciti. Penso che sia per questa ragione che diversi scrittori abbiano deciso di raccontare fatti verosimili ambientati nel medesimo periodo storico.
Di seguito vi presento alcuni libri a tema che ho letto, che per altro ho già recensito nel blog.
La ragazza della neve di Pam Jenoff. Noa è una sedicenne rimasta incinta dopo aver trascorso la notte con un soldato nazista e, per questa ragione, è stata cacciata di casa. Partorisce in un rifugio per madri, ma il figlio le viene letteralmente strappato dalle braccia, senza che nessuno le dia alcuna spiegazione. Cacciata dal posto, per potersi mantenere decide di lavorare come sguattera in una stazione e proprio qui salva la vita ad un bambino che trova in un convoglio diretto per i campi di concentramento. Fugge nel bosco per evitare di essere catturata, ma la bufera la travolge facendole perdere conoscenza. La troverà Peter, che la porta al circo di Neuhoff, dove dovrà esibirsi al fianco di Astrid, un’artista circense ebrea, costretta a fuggire da Berlino nonostante fosse sposata con un ufficiale tedesco.
Sebbene la storia non sia reale e l’autrice stessa ammette di essersi presa grosse libertà nella descrizione della vita circense durante la guerra, alcuni fatti narrati sono ispirati a testimonianze che le sono state raccontate – o ha scoperto – durante le sue ricerche: amori che sopravvivono nonostante le imposizioni del Reich, il proprietario del Circo Althoff che ha cercato in tutti i modi di dare rifugio a degli ebrei e i convogli pieni di bambini molto piccoli strappati alle loro famiglie.
Ecco la mia recensione: La ragazza della neve
Le ragazze senza nome di Martha Hall Kelly. In questo romanzo si intrecciano le storie di ben tre protagoniste: la prima è Caroline Ferriday, una giovane americana realmente esistita che ha investito le sue ingenti risorse per aiutare i meno fortunati, come gli orfani dei combattenti della Resistenza, arrivando persino a cucire personalmente degli abiti per loro, utilizzando i vestiti del defunto padre. Parallelamente si racconta dell’ambiziosa dottoressa tedesca Herta Oberheuser, alla quale viene affidato un lavoro al servizio del governo, perfetto per abbandonare una vita infelice. La stessa persona che verrà poi processata e condannata al Tribunale di Norimberga per crimini contro l’umanità. L’ultima protagonista è Kasia Kuzmerick, nome di fantasia che rappresenta una delle prigioniere di Ravensbruck, deportata per aver partecipato al movimento di resistenza polacco.
In questo caso si intrecciano eventi reali ad alcuni personaggi immaginari. Ho trovato interessante la scelta di inserire fra i protagonisti proprio Herta, considerata un mostro per la cattiveria con cui ha operato nel campo, della quale l’autrice ha comunque voluto costruire un background. Forse voleva fornire una sorta di spiegazione a tanta malvagità?
Ecco la mia recensione: Le ragazze senza nome
Stella di Takis Wurger. Friedrich è un ragazzo un po’ ingenuo che decide di trasferirsi a Berlino per inseguire le sue ambizioni artistiche. Qui conosce la misteriosa e sensuale Kristin, che lo porta in giro nei locali alla moda e posti nascosti, facendolo innamorare perdutamente. Un giorno, tuttavia, lei bussa alla sua porta coperta di lividi e ferite, confessandogli di non aver raccontato tutta la verità.
Un romanzo che in Germania ha destato molto clamore, in quanto l’autore sembra abbia voluto descrivere il personaggio di Stella come una sorta di vittima del sistema in cui era coinvolta, nonostante la stessa sia ricordata per aver favorito la cattura di numerosi connazionali.
Per la recensione e altre informazioni al riguardo, ecco il link: Stella
I Ribelli di Giugno di Christian Antonini. Di sicuro molti di voi non ne avranno mai sentito parlare, sostanzialmente perché si tratta di una lettura pensata per i più piccoli. Il protagonista è Marian, un tredicenne ribelle che racimola qualche spicciolo facendo affari in giro e ama giocare a scacchi nei giardini della città. Un giorno, però, vede una banda di teppisti pararsi davanti ad una ragazzina e a suo fratello; lei si chiama Arielle, la sua famiglia è ebrea e sta cercando di ottenere un visto al consolato portoghese per lasciare la Francia. Da quel momento la vita di Marian non sarà più la stessa, perché farà di tutto per cercare di fare la cosa giusta.
Anche se le vicende sono inventate, si ispirano alla vera storia del console portoghese Aristides Sousa Mendes che con il suo coraggio salvò la vita a circa 30 mila persone, aiutandole a fuggire per scampare alla prigionia.
Un romanzo che consiglio sia ai grandi che ai piccini. Qui trovi la mia recensione: I Ribelli di Giugno
Queste erano le mie proposte per il Giorno della Memoria del 2022.
Vi saluto con una citazione di Anna Frank:
“La ricchezza, la bellezza, tutto si può perdere, ma la gioia che hai nel cuore può essere soltanto offuscata: per tutta la vita tornerà a renderti felice. Prova, una volta che ti senti solo e infelice o di cattivo umore, a guardare fuori quando il tempo è così bello. Non le case e i tetti, ma il cielo. Finché potrai guardare il cielo senza timori, saprai di essere puro dentro e che tornerai a essere felice.”