La casa degli specchi – C. Caboni

È ormai un mese che non scrivo una recensione: l’ultima volta eravamo nel pieno delle piogge, degne di Londra, ma adesso l’estate ha cominciato a fare sul serio.

In pratica da marzo siamo passati direttamente a luglio. Mi domando ad agosto quanti di noi sopravvivranno al caldo torrido…

Comunque, l’importante è mettere in pratica i soliti consigli del tg5: non uscire quando fa caldo, bere tanto e rinfrescarsi spesso.

Insomma, con questo clima da Vamos a la playa, ho voluto leggere un romanzo leggero, il classico da ombrellone, che fra l’altro è ambientato a Positano, sulla bellissima Costiera Amalfitana.

Sto parlando de La Casa degli Specchi di Cristina Caboni, un best seller che ha avuto un discreto successo nel nostro Paese.

Ah, piccolo consiglio: se cercate letture leggere, vi basta guardare la copertina. Se c’è una tizia di spalle con abiti d’altri tempi, significa che la storia prevede una buona dose di amore, zucchero e tante belle cccouse.

Comunque, la trama è questa: Milena è cresciuta a Positano insieme al nonno Michele, un famoso orefice, nella Villa degli Specchi. Sua mamma purtroppo è morta quando era solo una bambina, suo padre abita a Roma insieme a Teresa e la nonna è scomparsa da tanti anni senza lasciare traccia.

Un giorno, durante dei lavori, viene rinvenuto uno scheletro nel pozzo del giardino, il quale indossava un orologio d’oro evidentemente prodotto dal nonno. Lui dal canto suo inizia a perdere lucidità e pare che la questione della nonna scomparsa nasconda molto di più di quanto sembri.

Nel corso della storia Milena cercherà di scoprire la verità, a maggior ragione dopo che trova nella casa un passaggio nascosto che dà verso una stanza carica di ricordi.

Dunque, devo dire che lo stile di scrittura l’ho trovato piacevole: è leggero, scorrevole e coinvolgente. I luoghi sono descritti così bene che sembra di trovarsi lì in mezzo a quel paradiso.

Anche i flashback secondo me sono stati raccontati in maniera eccelsa, mischiando elementi della storia inventati, ad aneddoti reali riguardo a personaggi famosi.

Ciò che mi ha fatto storcere un po’ il naso è l’aspetto sentimentale delle vicende: la parte della nonna mi è sembrata più coinvolgente rispetto a quella di Milena. Peraltro, la sua confusione sul da farsi ha reso insipido ogni rapporto amoroso instaurato.

Senza contare che non mi pare appropriata la confidenza che si prende un maresciallo nel corso delle indagini, come se fra i due ci fosse un rapporto confidenziale già prima del ritrovamento del cadavere.

Il finale mi è sembrato un po’ surreale e fin troppo ottimista, ma non dico altro per non fare spoiler.

Voto 3/5.

“Quando si è incapaci di far fronte a qualcosa, la si ignora. Si finge che non sia successo davvero. Si può affrontare la sofferenza in tanti modi. Espiando. Dimenticando. Io ho fatto entrambe le cose.” La casa degli specchi, C. Caboni