Dark Dar10 – F. Caffagni

Mi è capitato di recente di recarmi presso una fiera di zona, dove oltre alla presenza di bancarelle a tema videogames e fumetti, c’erano anche stand di autori esordienti che presentavano il proprio romanzo. Per lo più si trattava di genere fantasy, al quale ancora sto cercando di avvicinarmi in punta di piedi, mentre in una in particolare ho conosciuto il giovane autore di un thriller. In questo articolo vi parlo proprio del suo libro, Dark Dar10, scritto da Federico Caffagni.

La storia è incentrata sul giovane Dario, un ragazzo costretto a trasferirsi da Padova a Trieste con la mamma, dopo la morte del padre, al quale era molto legato. Difatti, grazie a lui si appassiona al mondo dell’informatica ed è per questo che conserva gelosamente il suo pc. Un giorno, notando che esistono dei file criptati nell’hard disk del padre, comprende che in realtà c’è un segreto di cui non è a conoscenza. Inizia così la ricerca della verità, destreggiandosi tra bulli, amori, amici e…dark web!

Si tratta di un romanzo molto scorrevole, che si legge anche in una giornata. La mia paura, quando acquisto libri di esordienti, è che le case editrici non abbiano “ripulito” a sufficienza il testo, rendendo la lettura ostica e pesante. Qui, a parte qualche uso eccessivo della virgola al posto del punto (forse legato allo stile dell’autore, ma comunque ci si abitua quasi subito), non ho riscontrato delle problematiche degne di nota. Anzi, la lettura prosegue veloce pagina dopo pagina, nonostante a tratti le azioni del protagonista sia spiegate molto dettagliatamente.

Ciò che ho apprezzato tanto di questo romanzo è la spiegazione chiara e alla portata di tutti delle nozioni base che riguardano l’informatica. Se non siete molto esperti in materia, riuscireste comunque a seguire le vicende perché l’autore, con una certa arguzia, semplifica molto le spiegazioni con esempi e metafore. Inoltre, attraverso la storia di Dario, si affrontano tematiche molto importanti, soprattutto nel mondo adolescenziale. Primo fra tutti il bullismo, perpetrato da parte di ragazzi problematici (Caffagni ci tiene a precisarlo) ai danni di chi è incapace di difendersi in autonomia. La soluzione adottata nel libro per certi versi può sembrare discutibile, alla stregua di una legge del taglione, ma capisco il nobile intento.

Altra tematica importante è la questione del web: non tutto il mondo di internet è clear (per dirla come l’autore), ma esistono luoghi più oscuri e nascosti, dove si annidano traffici illeciti, insieme alle teorie del complotto più disparate. Oltre che essere illegale accedervi, è molto pericoloso, e questo viene ribadito più volte nel romanzo.

Insomma, un libro che secondo me dovrebbe essere consigliato soprattutto agli adolescenti, che spesso sottovalutano il pericolo di internet. Ma può senz’altro essere utile anche agli adulti, per imparare qualcosa di più sul mondo informatico. Per me è un 4/5 come voto.

Julia

“Adorava il padre. Gli aveva insegnato tutto quello che sapeva di informatica, lo portava alle fiere e sosteneva i suoi interessi, come i fumetti o i videogiochi. Ma, soprattutto, era l’unico che capisse qualcosa di quello che davvero gli interessava: gli altri quando Dario iniziava a parlare si perdevano quasi subito o peggio si stufavano.” Dark Dar10, F. Caffagni

Il bar – M. Fedele

Penso che il miglior modo per scovare delle esclusive letterarie, sia cercare proprio tra le file dei numerosi romanzi di autori esordienti. Certo, non sempre questa caccia al tesoro porta a dei risultati sperati, costringendo ad abbandonare senza nemmeno finire l’estratto (eh già, mi è successo anche questo…), ma a volte si può scovare una lettura piacevole.

Il romanzo di cui vi parlo oggi è di Marco Fedele, classe 1968, laureato in chimica, che attualmente vive e lavora a Milano. Ho scoperto dei suoi libri, proprio perché gentilmente è stato lui stesso a consigliarmeli. Nonostante non sia una grande amante dei gialli, ho comunque voluto spulciare le trame dei titoli. Fra questi, ho scelto di leggere Il Bar. Di cosa parla? Il libro si divide in tre parti, apparentemente sconnesse fra loro. Ciò che intriga è scoprire il legame tra la ‘ndrangheta milanese e l’omicidio della cameriera Suzana Obradovic, trasferitasi da poco nel borgo sperduto di Fainazza, in provincia di Gorizia. Ad indagare sulla vicenda, c’è il commissario Fabbri che solo dalla descrizione fornita dall’autore, lo prendi in simpatia come fosse una macchietta. In maniera del tutto insolita, decide di interrogare i sospettati del paese (quattro gatti abitanti del borgo), chiudendoli nell’unico bar del posto, dove per altro è stato commesso il delitto.

Devo ammettere che quando ho iniziato il romanzo, la presenza di numerosi nomi e soprannomi mi ha messa in crisi costringendomi a prendere carta e penna per segnarmeli tutti. Il peggio arriva durante gli scontri a fuoco che coinvolgono più persone, perché fra appellativi vari, si fa fatica ad avere un quadro ben chiaro di chi stia facendo cosa. Figurarsi che ho scoperto dopo diverse pagine della morte di qualcuno. Ma questo può tranquillamente essere dovuto alla mia pessima memoria…

A parte questo piccolo intoppo, lo stile di scrittura l’ho trovato piacevole e scorrevole: scritto bene, senza inutili pesantezze. La storia si fa via via sempre più interessante e le ultime pagine volano letteralmente, anche perché mi è piaciuto di più dalla seconda parte. I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto quelli del borgo di Fainazza che parlano un po’ in dialetto un po’ in italiano (non vi preoccupate, perché ci sono note a piè pagina :P), mischiando l’ansia dello svelamento del mistero, al sorriso suscitato dalle congetture dei compaesani che iniziano ad accusarsi a vicenda. Insomma una lettura consigliata sicuramente.

Per chi fosse interessato, il romanzo è attualmente disponibile su Kindle, dove per altro è possibile scaricarne l’estratto.

Voto 3.5/5.

Julia Volta

“Se la mafia ha avuto così successo da queste parti, è perché la gente o ha preferito guardare altrove o ha scelto di accondiscendere i criminali.” Il Bar, M. Fedele