Oggi vorrei parlarvi di una piattaforma di scrittura che ho usato per diversi mesi, una delle tante per guadagnare online sfruttando le proprie passioni/competenze.
Cosa c’entra questo con il blog dedicato ai libri?
Molto spesso l’amore per la lettura e la scrittura vanno a braccetto. Non so quante volte nei gruppi di lettori ho letto di persone desiderose di scrivere, dopo aver trascorso una vita a divorare un romanzo (o saggio) dietro l’altro. Io stessa coltivo entrambe le passioni fin dall’infanzia, ma solo negli ultimi anni sono riuscita a dedicarmici a tempo pieno.
Dunque, lo scorso anno mi era stata consigliata la piattaforma Fiverr da un consulente del lavoro, conosciuto durante un lunghissimo corso di Editing e Correzione di Bozze.
A suo dire poteva essere un ottimo luogo per far pratica, acquisire sicurezza e clienti. E così ho deciso di iscrivermi.
Partiamo dalle basi: cos’è Fiverr?
Come già accennato, si tratta di una piattaforma online, dove chiunque può iscriversi da freelance per offrire uno dei numerosi servizi previsti dal sito. Si crea un profilo, con dei piccoli dati di presentazione, degli annunci chiamati “gig” e, una volta che si viene contattati da un potenziale cliente, tutta la trattativa e commissione avviene lì sopra (dopo vediamo meglio come).
Ma su Fiverr ci si può iscrivere anche da clienti, trovando una vastissima scelta di fornitori di servizi a dei prezzi irrisori.
Come si lavora su Fiverr?
Sei appassionato in uno dei settori indicati nel sito e vuoi iscriverti per lavorare? Ecco come devi fare:
- Chiaramente bisogna iscriversi e non c’è bisogno di una partita IVA. Basta un nome, un’immagine e una presentazione convincente. Tieni presente che puoi associare account da altri siti, ma non è possibile linkare niente, quindi saranno abbastanza inutili.
- Lo step successivo è creare una gig, ovvero un annuncio di vendita, che consta in quattro fasi: bisogna scegliere il settore e la lingua di lavoro, i pacchetti dei servizi, un’immagine rappresentativa con una descrizione più articolata di ciò che offri e delle eventuali FAQ da aggiungere (facoltative).
Attenzione! Poiché il sito è americano, in qualsiasi step consiglio di aggiungere la descrizione in inglese, altrimenti si rischia la cancellazione senza pietà della gig stessa: a random il sito seleziona alcuni annunci per un controllo, avvisano di sistemarli senza specificare come (nel frattempo gli stessi vengono oscurati) e poi li cancellano comunque.
- Di norma un cliente interessato contatta in privato per chiedere informazioni. Nella chat si può inviare una gig personalizzata, con servizi e prezzi concordati insieme.
Se invece dovesse trattarsi di un cliente abituale, è molto probabile che scelga direttamente il pacchetto dei servizi che interessa, facendo partire il countdown per la consegna.
Per esempio: ho inserito un pacchetto standard da 5$ per un articolo fino a 500 parole, scritto e consegnato entro 2 giorni. Non appena un utente lo seleziona, invia le indicazioni su come deve essere svolto il lavoro (argomento, eventuali link di riferimento, parole focus ecc.), poi parte il conto alla rovescia: ho esattamente 48 ore per svolgere il lavoro e caricarlo nell’apposito spazio.
Attenzione! I prezzi da esporre sono tutti in dollari, perciò ti tocca fare due conti in base alla valuta, soprattutto in caso di gig personalizzate. Non solo, evita di inviare dati personali nella chat (anche se privata), altrimenti potresti essere bannato dal sito.
- Una volta consegnato il lavoro, il cliente ha 3 giorni di tempo per decidere se è soddisfatto e qui si aprono diversi scenari: 1. È contento, perciò completa l’ordine e tu ricevi i soldi nel tuo salvadanaio privato. 2. Non è contento e ti chiede una revisione, da effettuare in poche ore. Al termine bisogna riconsegnare il file corretto. Nella peggiore delle ipotesi decide di annullare l’ordine contattando l’assistenza clienti. 3. Passano i tre giorni, ma il cliente è praticamente sparito, ovvero non ricevi nessun feedback al riguardo. Poco male perché l’ordine si completa in automatico.
- A questo punto dovresti ricevere una recensione, sperando che sia positiva.
- Ora hai i tuoi soldi accumulati nel salvadanaio virtuale (vengono caricati in due settimane). Ti renderai conto che non sono gli stessi del costo dell’articolo, ma il 20% in meno (la commissione per il sito). Raggiunti 20$ potrai chiedere di spostarli su un conto personale, che sia Paypal o un conto bancario (in quest’ultimo caso è richiesta la registrazione ad una piattaforma esterna che funge da tramite). Nella conversione in euro dovrai comunque conteggiare un altro 20% in meno!
Quindi, l’articolo da 500 parole è costato 5$ al cliente, ma nel salvadanaio sono stati caricati 4$. Sul conto mi ritroverò 3€.
Attenzione! Lo stesso discorso vale anche per la mancia!
Com’è Fiverr dal punto di vista del cliente?
Vista la convenienza dei prezzi, molti potrebbero decidere di cercare lì sopra qualcuno che possa aiutarli a soddisfare le proprie esigenze. L’offerta è molto ampia, perché i venditori sono numerosi in diversi settori.
Devi tener conto che il prezzo che vedi non è quello che andrai a pagare. Pertanto, se l’articolo costa 5$, in realtà pagherai circa 7€. Non solo, parlando dal mio punto di vista di articolista, fai attenzione alla dicitura “fino a x parole”; ciò significa che potresti pagare con lo stesso prezzo un articolo che ha 800 parole e uno che ne ha 1000.
Oltre a ciò, la piattaforma si paga al momento della scelta del pacchetto e non alla consegna! I soldi vengono congelati dal sito e dati al venditore solo alla conclusione del servizio.
Attenzione! Non tutti i freelance sono onesti e hanno recensioni veritiere. Alcuni scopiazzano il lavoro altrui, rivendono ciò che hanno fatto altri colleghi del settore oppure consegnano un prodotto completamente diverso da quello concordato. Non sempre il servizio clienti interviene in queste circostanze: sul web ho letto tante recensioni negative al riguardo, dove le persone sono state fregate per aver pagato un servizio scadente, senza aver mai ricevuto un rimborso. Per altro, i venditori disonesti difficilmente vengono bannati, soprattutto se fanno guadagnare parecchio a Fiverr.
La mia esperienza da freelance
Ho lavorato per mesi in questa piattaforma e devo ammettere che mi ha aiutato a migliorare il mio servizio di scrittura, ma i guadagni sono davvero infimi se si rapporta all’impegno speso.
Non è tanto per ciò che paga il cliente, ma le commissioni che trattiene Fiverr che, aggiunte al cambio valuta, rendono il lavoro tremendamente sottopagato.
La soluzione più semplice sarebbe quella di alzare i prezzi dei propri pacchetti di servizi, ma ciò risulterebbe deleterio al fine di attirare nuovi clienti, perché la concorrenza spietata proviene dai Paesi più poveri (India, Pakistan, Bangladesh, per dirne alcuni), per i quali 3€ finali di guadagno rappresentano un’ottima cifra.
A ciò si aggiunge una traduzione mediocre della piattaforma, nonostante sia ampiamente diffusa anche in Italia: pur avendo selezionato la lingua madre, alcune diciture rimangono in inglese, rendendo diversi passaggi di offerta dei servizi un po’ difficili da comprendere.
Un altro aspetto negativo è relativo ai dati statistici del venditore: mi è capitato di dover cancellare un ordine perché richiesto da una cliente inglese che non aveva letto bene le indicazioni su ciò che offrivo. Nonostante l’errore non fosse mio, il dato negativo ha abbassato la media della qualità del mio lavoro.
Dopo mesi a regalare soldi a Fiverr, ho deciso di uscirne e offrire gli stessi servizi in autonomia, facendo anche risparmiare i miei clienti; questo perché le persone pagano le reali parole che scrivo e non il famoso “fino a…”. Inoltre, non c’è nessuna commissione extra non preventivata.
Il pacchetto dei servizi è il medesimo:
- Numero di parole e keywords scelte dal cliente;
- Revisioni illimitate;
- Ricerca dell’argomento;
- Inserimento di eventuali citazioni, fonti e link;
- Pagamenti sicuri e alla consegna.
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Alcuni pensano che sia più sicuro lavorare su Fiverr, o una qualsiasi altra piattaforma, piuttosto che fuori, anche ai fini fiscali. In realtà spesso è proprio il contrario! Le fatture vengono rilasciate ai clienti quando effettuano acquisti, mentre solitamente i venditori le possono ottenere in caso di Fiverr Business, riservato a grossi team aziendali.
Pertanto da freelance non si avrà un contratto di collaborazione occasionale, un pagamento con ritenuta di acconto oppure una CU nell’anno successivo, nonostante si stia lavorando alle dipendenze di una grossa azienda americana.
Operando fuori dalla piattaforma si può seguire senza problemi la legislazione italiana, rilasciando ricevute firmate per le prestazioni, una volta ottenuto il pagamento chiaramente, eventualmente apportando la marca da bollo.
Per maggiori informazioni ti invito a leggere questo articolo aggiornato alla nuove normative del 2022.
A mio parere, Fiverr resta comunque un buon metodo per ampliare il numero dei clienti, farsi conoscere e arrotondare i guadagni a fine mese (il più delle volte non si raggiungono cifre da capogiro, ma in base al settore si possono ottenere diverse centinaia di euro mensili).
L’hai già provato? Raccontami la tua esperienza 🙂
Julia