Oggi mi dedico alla categoria Bambini e Ragazzi proponendo una lettura che riguarda uno dei capitoli più bui della nostra storia. Penso che alla maggior parte di noi, quando frequentava le scuole medie, sia stata affidata la lettura del Diario di Anna Frank durante lo studio della Seconda Guerra Mondiale. Ma la storia di Anna purtroppo è una delle tante e il libro che propongo, dal titolo I Ribelli di Giugno scritto da Christian Antonini, è un omaggio al console portoghese Aristides Sousa Mendes che, con grande coraggio, salvò 30.000 persone opponendosi alle leggi del tempo.

Ci troviamo a Bordeaux nel 1940. Chi narra le vicende è Marian, un ragazzino di 13 anni orfano di padre che vive con lo zio César, in attesa che la madre infermiera ritorni dalla missione in mare. Marian detesta essere considerato un bambino e cerca di rendersi utile come meglio può facendo favori qui e là fra commercianti e venditori. Ama molto giocare a scacchi e, un giorno, proprio durante una partita, diventa protagonista di atti di bullismo da parte di una gang di teppisti capeggiati da Theo, ai danni di una ragazza di nome Arielle e suo fratellino Victor, diretti al consolato portoghese per ottenere un visto e fuggire. Da questo momento la vita di Marian cambia completamente.
Il libro, adatto a bambini fra i 9 e gli 11 anni, ha un ritmo veloce e scorrevole. Ho apprezzato il fatto che gli eventi sono narrati attraverso gli occhi di Marian bambino, nonostante il racconto in prima persona sia fatto da lui stesso diversi anni dopo. I suoi occhi così ingenui e ostinati sono capaci di dare speranza, anche in una condizione dove la disperazione sembra tutto ciò che rimane. Ed è attraverso il suo filtro che conosciamo la figura del console portoghese, un uomo combattuto fra il senso del dovere e la sua stessa coscienza. Una storia toccante che vale la pena far leggere ai bambini. Unica piccola nota di demerito è che spesso e volentieri le descrizioni degli ambienti appaiono confuse e poco chiare, quindi risulta difficile immaginarsi il contesto. Per me è un 4 su 5.
Grazie per aver letto l’articolo, vi auguro una buona lettura del libro 🙂
“E’ triste quando un Paese chiude le frontiere a chi rischia la vita e vuole solo un futuro migliore per sé e i propri figli. E’ un dovere molto amaro quello che devo compiere.” I Ribelli di Giugno, C. Antonini